venerdì 20 giugno 2008

Storia di Dora, una storia molto triste

Noi cagnolini non sappiamo né leggere e né scrivere. Ma i nostri padroni sì. E a volte girano nel Web lettere strazianti, che io non leggerei nemmeno, per non piangere. Ma vanno lette, perché servono per meditare, per capire quanto l'uomo sia spesso cattivo, o per lo meno indifferente nei confronti di noi "amici a quattro zampe". Questa lettera arriva da un canile del sud, parla di Dora, una bellissima femmina di pastore tedesco abbandonata in condizioni disperate e con i suoi cuccioli. E' stata inviata ad amici. E gira che ti rigira, è arrivata anche a casa mia. Si intitola, e già il titolo fa venire i lacrimoni "Purtroppo stanotte Dora se n'è andata".
Ecco il testo: "Dora è arrivata da noi domenica 1° giugno. Non sappiamo cosa abbia subito prima del suo arrivo qui. Quando è arrivata versava in uno stato di profonda denutrizione e disidratazione, probabilmente causata da giorni di digiuno. Aveva profonde piaghe da decubito, infette e contaminate da larve di mosca, probabilmente dovute ai suoi tentativi di trascinarsi alla ricerca di un riparo, nel luogo dove, con ogni probabilità, era stata abbandonata. Aveva, alla zampa anteriore, anche il residuo di un ago cannula e del cerotto, il che prova che forse qualcuno aveva provato a curarla e poi, nel vedere che le cure si prolungavano senza esito, l’aveva abbandonata ad un destino crudele, destinata a morire di stenti con i suoi otto cuccioli da allattare. La sorte ha voluto che un’anima pia la trovasse e la soccorresse, a dispetto di chi, senza un minimo di umanità, l’ha abbandonata così indifesa e sofferente. Al di là delle condizioni mediche disperate in cui è arrivata, ciò che ci ha più toccato, a noi dell’ambulatorio e ai ragazzi dell’associazione, è stato il suo comportamento. Nonostante fosse spaventosamente anemica, piagata, denutrita e disidratata, la sua unica preoccupazione erano i suoi cuccioli. Si è fatta curare, pulire, medicare senza assolutamente protestare, affidandosi a noi senza remore, ma quando abbiamo preso i cuccioli per vedere come stavano , si è fatta prendere dall’ansia, cercando in ogni modo di divincolarsi perché i piccoli, spaventati piangevano e la cercavano affannosamente. E anche nei giorni successivi, il suo istinto materno non è venuto meno, non c’era momento in cui perdesse di vista i suoi cuccioli e non li cercasse con affanno. Non credo che molti esseri umani siano capaci di tanta dedizione e spirito di sacrificio… Purtroppo, i miglioramenti iniziali delle condizioni di Dora e tutti gli sforzi nostri e di chi ci ha aiutato economicamente e moralmente, sono stati annullati dalla parvovirosi. Le condizioni di deperimento di Dora, l’erlichiosi di cui era affetta, l’hanno esposta alle infezioni e la parvovirosi non le ha dato scampo. L’assistenza continua, i farmaci, l’affetto che tutti hanno dimostrato nei suoi confronti, non sono serviti a salvarla. Stanotte se n’è andata. La sua unica consolazione, speriamo, è che i suoi cuccioli ora sono al sicuro. Mi chiedo se chi l’ha abbandonata su quella strada abbia un minimo di rimorso. Nel nostro lavoro, siamo purtroppo "preparati" a vedere ciò che la cattiveria umana può arrivare a fare ma, ogni volta che capitano situazioni del genere, ci domandiamo come si possa avere la presunzione di ritenere il genere umano superiore agli altri esseri viventi… Chi vive con gli animali, chi li cura, chi si prodiga per loro sa che se ci comportassi un po’ più da "animali" e un po’ meno da "esseri umani" forse il mondo sarebbe un luogo migliore …E Dora, insieme a tanti altri esempi di quanto gli animali meritino la nostra ammirazione e il nostro aiuto, rimarrà nei nostri cuori come esempio di amore, ma anche con l’amarezza che anche stavolta un essere vivente è morto per le nostre colpe…". Firmato: Dr.ssa Loredana Avallone
Non c'è bisogno di commenti. Ma non dimentichiamo mai queste storie.

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