martedì 22 aprile 2008

Avere Rex per amico


Non ci crederete, cavoli vostri, ma a me piace la Tv. Mi stendo sul lettone, quando me lo permettono e guardo film e documentari, ovviamente di animali. Ho un debole per il commissario Rex, naturalmente, e mi piacerebbe tanto averlo come amico. Sogno impossibile, direte. Invece no. E' possibilissimo avere come amico un cane poliziotto in carne ed ossa. Magari un pensionato, un po' avanti in età, ma sempre poliziotto è... Basta rivolgersi alla Polizia di Stato e mettersi in lista per adottarne uno. Certo, bisogna saperci fare con i cani, perché quelli sono professionisti e sono stati addestrati più per arrestare delinquenti che per giocherellare in giardino. Ma volete mettere che libidine avere un poliziotto per amico? Quella che vedete qui è la foto di Valco, 5 anni, che ho preso dal sito della Polizia di Stato, dove potete vedere la sua storia e quella dei suoi colleghi. Bau.

domenica 20 aprile 2008

S.O.S. Pronto Soccorso


Ho trovato un sito bellissimo, "Animali e Animali", di cui è direttore editoriale Licia Colò (nella foto), grande amica degli animali, di cui sono una fan. Di siti fantastici come questo, per la verità, ce ne sono, ma questo mi ha colpito particolarmente perché c'è una bellissima sezione, chiamata "Aiuto aiuto" con la sottosezione "Servizio veterinario", che porta gli indirizzi di un sacco di pronto soccorso veterinari in tutta Italia. Utilissimo per tutti i padroni di noi amici a quattro zampe (e non solo). Grande Licia. Bau.

I miei amici delfini

Siamo davvero noi cani i migliori amici dell'uomo? E' una questione antica. E controversa. Noi sosteniamo di sì. Ma anche i gatti (e i loro padroni) la pensano così. E i cavalli. E i canarini. Io credo che il problema non si dovrebbe nemmeno porre. Tutti noi della specie animale siamo amici di chi ci vuole davvero bene. E ci sostiene, ci aiuta, ci protegge. Io ho un debole per i delfini, che trovo deliziosi. Chi non è mai andato in un delfinario, lo faccia. Passerà un'oretta di assoluto divertimento. E' per questo che ho voluto mettere, tra i link dei miei siti preferiti, "Il mondo dei delfini" e "Adotta un delfino". Ho anche trovato questa foto di un dolcissimo delfino che gioca con un bambino. Mi sono immedesimata: sembro io quando gioco con i miei padroni. Prima di concludere: lo sapete che chiunque può adottare a distanza un delfino con la cifra, secondo me non esagerata, di 30 euro all'anno?

martedì 15 aprile 2008

Dopo le elezioni


Oggi, mentre trotterellavo libera nel parco, ho sentito che più persone pronunciavano nomi come Casini, Berlusconi, Fini, Di Pietro, Veltroni, Bossi e via e via. Poi ho ascoltato più volte la frase "hanno vinto". E anche "hanno perso". Ecco sì, ho capito, ci sono state le elezioni. A me, e a tutti quelli come me, in fondo interessa poco chi abbia vinto e chi abbia perso. Per me è sempre vittorioso chi ama davvero, e sottolineo davvero, gli animali. Sia chiaro, non soltanto chi è padrone di cani o gatti dal pedigree, ma soprattutto chi accoglie nelle sue case cagnetti non blasonati, chiamateli come volete, meticci, incroci, bastardini. Per me sono soltanto cagnini sfigati, come sono stata io fino a pochi mesi fa. Io però, come ho già scritto nel mio primo post, ho avuto la fortuna di trovare una famiglia meravigliosa. Altri invece, nelle prigioni-rifugio (a proposito, approfitto dell'occasione per salutare con tanto affetto i miei amici Andrea e Stefania della Lega del cane di Redecesio) ci campano per mesi, addirittura per anni. Come Teo e Gigio. Ho saputo delle loro tristi storie da una mail che è arrivata alla mia famiglia. Teo, un meticcio spinone docile e tranquillo, è in gabbia dal 17 gennaio 1996 e Gigio, un meticcio di pastore timido e riservato, dal 29 marzo 1996. Capito? Da 12 anni sono in una prigione-rifugio e nessuno, finora, ha pensato di regalare loro il calore di una famiglia. Ho anche le foto, che allego. Davvero nessuno è in grado di aiutare questi due amici "vecchietti"? Della loro adozione si occupa Sara, dell'associazione "Aiuta i  cani randagi onlus". Ho anche il numero di cellulare: 328-9433132. Vi ringrazio di cuore. E, mi rivolgo a tutti gli amici degli animali, scrivetemi. Bau.

domenica 13 aprile 2008

Fermiamo una follia


In casa mia si è parlato molto nei giorni scorsi di una follia avvenuta nel Centro America, follia che potrebbe ripetersi: un pazzo, tale Guillermo Vargas Habacuc, autoproclamatosi artista, l'anno scorso ha preso un cagnolino per strada e l'ha legato al muro di una galleria d'arte, lasciandolo morire di stenti, davanti a un pubblico indifferente. Il cosiddetto artista è stato messo in galera? Neanche per sogno. Anzi. La Biennale Centroamericana di Arte ha addirittura invitato quel folle a ripetere la sua performance alla Biennale del 2008. Vi prego, fermiamolo. Firmate qui:
Non bisogna pagare, né registrarsi. Si tratta soltanto di firmare una petizione contro questo scandalo. Hanno già firmato più di due milioni di persone. Vi ringrazio di cuore.

Le mie prigioni

Sono accovacciata sul divano del salotto. Sto bene qui. I miei padroni mi hanno messo addosso anche una copertina e io quando voglio appisolarmi ci metto il muso dentro, così ho più buio e posso fare un pisolino perfetto. Certo, lo so, questa non è una vita da cani, ma sapeste quello che ho passato... Soltanto a novembre ero ancora in una prigione. Quei ragazzi, bravi ragazzi che badavano a noi cagnini sfigati, lo chiamavano rifugio... E' vero, ci trattavano molto bene, il meglio che potevano, ma sempre prigione era. Tutto fissato: posto fisso per dormire, orario fisso per la pappa, oretta di libertà come per i detenuti e, alla domenica... visita-parenti. Noi li chiamavamo così. Venivano famiglie intere a guardarci, a dirci che carino, che carina, guarda com'è simpatico quello, poi ci lasciavano lì. Qualcuno se lo portavano via, ma la maggioranza rimaneva lì, in prigione, con gli occhioni lucidi di pianto. Anch'io sapeste quanto ho sofferto. Mi rincantucciavo in un angolo della mia cella, pardon, stanza, a pensare alla famiglia che avevo perduto, non so come. Mi volevano tutti bene, i padroni grandi, i padroni piccoli (due bambini), perfino il gatto. Poi un giorno li ho persi di vista. Non ho mai capito se mi sono perduta io o se mi hanno abbandonato. Il fatto è che mi sono trovata sola. E disperata. Ho vagato per giorni nelle campagne, un freddo boia e una fame ultraboia. Poi sono arrivati un ragazzo e una ragazza che mi hanno preso, mi hanno riempito di carezze. Ho pensato: adesso mi riportano a casa. A casa mia. Invece mi sono trovata in una grande prigione piena di celle, pardon stanze, assieme a decine di altri cagnini sfigati. Mi hanno anche timbrata (un male pazzesco). Per fortuna quell'incubo è finito. Ed ora mi sembra impossibile di aver passato l'inverno al caldo, di dormire sul divano, di mangiare ogni tipo di leccornie. E' andata bene, va....