mercoledì 2 luglio 2008

Lettera aperta al Signor Abbandonacani


Egregio Signor Abbandonacani,
io sono stata abbandonata, l'anno scorso, da un bastardo come lei. Io, come tanti altri cagnini. D'estate usa così, dicono. Ecco, in questo periodo, sui giornali e sul Web, si intensificano gli appelli per sensibilizzare le persone a non abbandonare i propri cani durante l'estate. Si leggono storielle strappalacrime, tipo: "Avevo un papà, una mamma, una sorellina, tante buone pappe, mi facevano giocare. Tanto amore intorno a me. Poi un giorno siamo partiti in macchina per un viaggio. A un certo punto l'auto si è fermata, mi hanno fatto scendere, mi hanno legato a un guard-rail, la macchina è ripartita. Io non volevo crederci. Si sono sbagliati, ho pensato, adesso tornano, mi vogliono troppo bene. Invece nessuno è tornato". Storielle davvero commoventi, che suscitano compassione. Invece, egregio Signor Abbandonacani, io non voglio raccontare storielle pietose. Mi rivolto a lei per dirle che è un coglione, una testa di cazzo, un delinquente. Così si parla ai tipi come lei. Ma lei non si guarda mai allo specchio? Non ha visto la faccia da maiale che ha? Lei crede di essere un brav'uomo, Signor Abbandonacani, perché vuole bene a sua moglie, perché ama svisceratamente la sua bambina, perché è gentile con i suoi colleghi, perché ha molti amici. Invece è soltanto un povero disgraziato perché...
1) ... quando la sua bambina le ha chiesto come regalo un cagnolino non ha capito che sarebbe entrato in casa un essere vivente;
2) ... quando quella cretina di sua figlia strillava per avere un cane, voleva solo un giocattolo. Vivente, ma giocattolo. E i giocattoli, prima a poi, vengono a noia;
3) ... non è stato capace di ragionare, di affrontare la richiesta con freddezza. Avrebbe capito che i cani non sono giocattoli e che non possono vivere in un appartamento di 65 metri quadri con mamma e papà che lavorano. Quindi, due "ore d'aria" di cinque minuti al giorno e pedalare;
4) ... non ha capito che prima poi quella scema del suo tesoro di bambina avrebbe voluto cambiare giocattolo e che il cane sarebbe diventato cosa sua. Sua e di quella deficiente di sua moglie;
5) ... non ha pensato di trovare in tempo una soluzione. Se proprio non era più in grado di ospitare un cagnolino in casa, avrebbe dovuto darsi da fare. Trovare un amico che potesse adottarlo, o un parente, oppure rivolgersi a un canile, oppure lasciare qualche messaggio sulle decine di siti animalisti che si trovano su Internet;
6) ... non ha trovato di meglio che ricorrere alla soluzione più facile e più vergognosa. Abbandonare il suo cane in autostrada, o in un campo. Bravo Signor TestaDiCazzo.
Ora lei, Signor Abbandonacani, ha solo una possibilità, per non andare all'Inferno e bruciarsi l'anima tra le fiamme: capire di aver sbagliato e diffondere questo mio messaggio. Nella speranza che altri potenziali Abbandonacani capiscano in tempo che no, non è proprio quella la soluzione.
Saluti da un'indignata Cindy. Non faccio nemmeno Bau.

PS - Allego la locandina della campagna anti-abbandono preparata dalla Lega nazionale per la Difesa del Cane. Tutti possono contribuire diffondendo la locandina ed essendo testimonial in prima linea con i gadgets realizzati appositamente: la pin (3 euro), la t-shirt (8 euro) e la borsa shopper (6 euro). Potete telefonare a questi numeri: 022137864 oppure 022610198.

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