
Nella mia casa è arrivata una copia della Gazzetta dello sport con un articoletto dal titolo "Caro Gus, scusaci, ma sei davvero il cane più brutto". C'è la foto di un cagnino con un occhio solo. Per carità, bellissimo non è... Però c'è anche scritto che ha sconfitto il cancro. Quindi è una creatura ammalata, che è stata salvata. Mi sono indignata da morire. Primo: perché negli Stati Uniti, a Petaluma, in California, c'è addirittura il concorso per il cane più brutto del mondo (giunto quest'anno alla ventesima edizione). Secondo: perché le proprietarie di Gus, Jeanenne Teed e la figlia Janey (notizie trovate sul Corriere online) hanno deciso di farlo partecipare. Tutti felici, tutti giù a ridere. Ma non è vergognoso che si speculi, e ci si diverta, sulle sfighe di certi cagnolini? Allora perché gli umani (diciamo così) non inventano un concorso per il più brutto malato di sindrome di Down, o per Miss Leucemia, o per Mister Poliomielite? Tutti, ovviamente, si indignerebbero. Verrebbero fatte (per fortuna) interpellanze parlamentari. Perché invece per noi cagnolini si ride? Dimenticavo: nella "Gazzetta"c'è anche un errore: Gus non ha una zampa sola, ma gliene è stata amputata (per il cancro) una. Forza Gus, ti hanno umiliato... Ma io ci sono. Bau. E RiBau.